Al patron del Teramo non è andato giù il criterio di ripartizione delle squadre
TERAMO – Aveva creduto fino all’ultimo, in uno spiraglio, parlando con i vertici della Lega Pro, il presidente del Teramo, Franco Iachini: c’erano tutti i presupposti, geografici e ‘politici’ perché la squadra biancorossa potesse far parte del girone B della Serie C. E invece la delusione corre sul filo del gong: all’ultimo momento il ‘golpe’, il girone resta lo stesso dello scorso anno (e se vuoi ancor più difficile) come lo sono ancora i criteri che hanno portato alla suddivisione.
Ma il patron biancorosso non ci sta e lancia accuse alla governance con una intervista al sito specializzato tuttoc.com: “Sono rimasto molto deluso – ha detto Iachini – avevo inviato una nota al presidente Ghirelli e al direttivo nella quale richiamavo l’applicazione dei criteri geografici nella creazione dei gironi. E invece è stato fatto tutto il contrario. I sei presidenti del direttivo devono fare gli interessi delle sessanta squadre e non soltanto di alcune. Ho chiesto l’astensione del presidente dell’Olbia per evidente conflitto d’interesse, anche questo non è accaduto. Guardando la latitudine, infatti, i sardi dovrebbero disputare il Girone C, essendo molto più a sud di Teramo. Invece si preferisce favorire un loro inserimento nel Girone A. Come mai la Serie D manda le sarde in Campania e la Serie C al Nord?”.
Iachini ha fatto notare anche il problema relativo ai minutaggi dei giovani, favoriti dal livello tecnico inferiore del girone A (che lo scorso anno ha calcolato ricavi maggiori degli altri due gironi dall’utilizzo dei giovani) Un altro problema sollevato dal numero uno teramano è quello relativo ai diversi livelli di difficoltà dei tre gironi che, di fatto, non danno un equilibrio generale alla terza serie nazionale: “Noi abbiamo un Girone C che somiglia a una Serie B di alto livello. Mentre nel Girone A si possono permettere di far giocare tantissimi giovani, con un minutaggio maggiore a quello degli altri due raggruppamenti. La scorsa stagione il Girone A ha sommato più ricavi dei gironi B e C dall’utilizzo di giovani. Se il minutaggio è nazionale – ha continuato Iachini – allora è giusto che i gironi siano nazionali. Altrimenti si crea un minutaggio per ogni girone, per non creare squilibrio. Credo sia stata scritta una brutta pagina di storia di questa Lega. Io sono entrato da poco in questa realtà e questi atteggiamenti, sinceramente, fanno scappare le persone dal mondo del calcio”.
Non sono mancate, poi, critiche alla scelta di imporre le liste bloccate che, secondo il presidente del Teramo, non hanno favorito il ricambio di mercato: “Anche questa scelta è stata poco felice perché ci sono 300 giocatori a spasso. Alcuni dei nostri over, se non troveranno squadra, rimarranno fuori lista. Questo non è bello e mi meraviglio come l’Assocalciatori non abbia ancora proclamato lo sciopero”.
Infine, il patron dei teramani ha parlato del Teramo 2020/2021 e del progetto che porterà avanti per questa stagione: “Dal punto di vista degli investimenti la stagione è stata assolutamente negativa. Alcuni giocatori sulla carta dovevano dare di più e invece hanno dato molto poco in termini di grinta e tenacia. E allora, punto tutto sulla voglia di emergere dei giovani. Ma solo giovani di qualità, questo sarà il nostro leitmotiv. Un paio di alto livello sono già arrivati, altri 5-6 sono nel mirino”.